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La Formazione è un'emozione

venerdì 10 giugno 2011

Dotti, Medici e Sapienti

Ho un amico di infanzia al quale, con tutti i suoi difetti, sono molto legato.
E' un libero professionista ma, pur amando da impazzire la sua professione, è sufficientemente disincantato per vederne le magagne, le illogicità, i punti di crisi.
Essendo cresciuto, come me peraltro, a pane e Sex Pistols, è riuscito a mantenere un non so che di anarchico in quello che fa, pur essendo comunque parte del sistema. 
Gli viene riconosciuta una certa bravura nel suo mestiere ed avrebbe potuto benissimo omologarsi e campare, più che bene, dei proventi della sua attività.

Invece, si è messo in testa di percorrere strade nuove, esplorare, vivere successi ed insuccessi come parte ineliminabile della vita ma sempre fuori dalla righe che altri hanno tracciato.
Adesso, per esempio, è da un anno che sta faticando dietro a un nuovo settore della sua professione. 
Ha sbattuto il muso contro la burocrazia, ha investito soldi, risorse fisiche e mentali, si è incaponito di fronte agli iniziali rifiuti, alle prese in giro, alle concussioni subite.
Finalmente, la settimana scorsa è riuscito ad ottenere la abilitazione che stava inseguendo da dodici lunghi mesi.
Tanto il fatto è comunque innovativo, che il giornale locale lo ha intervistato ed ha pubblicato un articolo sulla sua sudata conquista.
Mi ha chiesto cosa ne pensassi della sua nuova iniziativa ed io, da profano della materia, sentivo di non avere adeguati strumenti per rispondergli.
E' vero, tantissimi amici e conoscenti lo hanno chiamato e si sono congratulati con lui.
Avere persone che ti vogliono bene è importante ma il loro parere, i loro incoraggiamenti possono essere a volte fuorvianti, proprio perchè dipendono dalla benevolenza con la quale
gli amici ti guardano. I molti complimenti, pertanto, non erano a mio avviso
ancora indicativi della bontà della iniziativa.
Oggi, invece, il mio amico mi ha incontrato e mi ha detto che il suo Consiglio dell'Ordine ha aperto un procedimento disciplinare nei suoi confronti, proprio in ragione di questa nuova attività e della intervista sul giornale.
Senza spiegare quale sia stata la violazione commessa, gli è stato dato un termine per discolparsi.
 
In un lampo, tutto si è fatto chiaro nella mia mente e, come all'esito di una controprova matematica, ho capito tutto. Ho guardato il mio amico, l'ho abbracciato e, con un sorriso, gli ho fatto capire che aveva intrapreso la strada giusta.  


Al congresso sono tanti, dotti, medici e sapienti, 
per parlare, giudicare, valutare e provvedere,
e trovare dei rimedi, per il giovane in questione.
Questo giovane malato, so io come va curato
ha già troppo contagiato, deve essere isolato




Avv. Alberto Filippini
Responsabile ABCMediazione

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