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mercoledì 6 aprile 2011

Una possibilità di lavoro per i giovani legali?

Una notizia ed un dato, apparentemente scollegati, potrebbero forse trovare una giusta lettura:
I Giudici di Pace ed i Magistrati Onorari hanno indetto uno sciopero, l'ennesimo peraltro, nella settimana dal 4 all'8 aprile 2011. Questa è la notizia.
I Giovani praticanti, anche se abilitati al patrocinio, ma più in generale i laureati in Giurisprudenza, faticano terribilmente ad entrare nel mondo del lavoro e, oltretutto, i loro primi anni di lavoro sono spesso fonte di grandi sacrifici, anche economici, e quasi nessuna gratificazione, sia essa di natura formativa o retributiva.
Questa, purtroppo, non è più una notizia ma un dato di fatto.
 
Per capire il nesso tra questi due elementi, bisogna forse fare una premessa:
Quando è stata istituita la qualifica del Giudice di Pace, il Legislatore aveva pensato:
prendo dei soggetti che abbiano già svolto attività lavorativa, abbiano dunque già un trattamento pensionistico, ogni cinque anni ne trovo degli altri, li pago molto meno dei magistrati ordinari e faccio funzionare il sistema.
Quando il Legislatore ha scelto i Giudici onorari, in tutte le loro diramazioni, ha più o meno fatto lo stesso ragionamento, anche se si trattava perlopiù di giovani.
In questo caso, si tratta di contratti precari che non danno diritto ad alcun diritto pensionistico od altre "amenità" quali malattia, maternità etc.
Anche per loro, il criterio era il medesimo: durano cinque anni, li prendo senza concorso e ne trovo subito altri, mi costano molto meno dei magistrati togati e mi smaltiscono il lavoro.
 
Cosa è successo invece?
Che le persone che svolgevano queste due attività, per logica e diritto di natura temporanea, sono state - su loro richiesta - prorogate, rinnovate, confermate e si è arrivati ai giorni nostri che vi sono soggetti che svolgono queste mansioni da oltre quindici anni.
Si sono associate, sindacalizzate e si è quindi passati dal:
grazie che mi hai dato un lavoro per cinque anni a
mi devi stabilizzare e riconoscere tutte le indennità che spettano ai Giudici se no sciopero.
Le lamentele di entrambi sono le stesse:
lavoro come e più di un magistrato togato e non ho i suoi diritti, ergo me li devi riconoscere.
 
Ci si dimentica, però, di ricordare che:
a) si tratta di soggetti assunti senza alcun concorso o criterio di trasparenza:
b) sono soggetti che, quando hanno chiesto di poter svolgere quell'incarico, hanno accettato sia di percepire una determinata retribuzione onnicomprensiva, sia di dover svolgere l'incarico per un periodo limitato, necessario ai più giovani per fare una esperienza e cercarsi un lavoro e, per i più anziani, per impiegare il tempo percependo qualche cosina in più della propria pensione.
c) le proroghe che ci hanno portato fino a oggi non sono state chieste dal Ministro ma dai singoli soggetti, che comunque percepiscono delle somme che altrimenti, evidentemente, non percepirebbero
Questi principi cardine della vicenda sono oggi totalmente occultati nel dibattito e celati al momento della esposizione delle ragioni dello sciopero.
 
Cosa c'entrano i giovani legali in tutto questo?
Beh, e se noi, definitivamente, archiviassimo la filosofia: Giudici di Pace - pensionati ed introducessimo quella: Giudici di Pace - giovani laureati, magari giusta adeguata selezione MERITOCRATICA?
In questo caso, il lavoro rigorosamente a termine di cinque anni, consentirebbe ai giovani laureati di entrare nel mondo del lavoro con una retribuzione, di realizzare delle esperienze formative importanti e di poterle poi spendere nella attività che decideranno di fare, senza assillo di una immediata mancanza di denaro.
Possibile obiezione:
ma che esperienza hanno i giovani laureati per fare i Giudici di Pace?
Risposta:
è preferibile che svolga questa funzione un soggetto che ha appena studiato alcune materie ed ha una mente elastica od uno che per trent'anni ha svolto altre mansioni ed ha sessanta (o più) anni?
Altra obiezione:
che credibilità ha, per amministrare la Giustizia, un giovane laureato davanti alle parti?
Risposta in automatico:
Perchè? Che credibilità ha, attualmente, un giovane Giudice onorario che addirittura amministra la Giustizia in Tribunale, per cause decisamente più rilevanti?
 
Io credo che, in questo modo, il Sistema potrebbe funzionare meglio, con buona soddisfazione di tutti e con immotivate recriminazioni da parte di chi da tanti anni, oggi, gode di retribuzioni spesso doppie, come i Giudici di Pace che sommano la pensione alle somme percepite per questo lavoro.
Soprattutto, l'inserimento graduale e retribuito nel mondo del lavoro dei giovani, andrebbe a risolvere un ormai atavico problema diventato, appunto, una triste realtà.
 
Previsione:
Si farà mai?
mmmmmmmmm
 
Buona giornata a tutti, scioperati e no
Responsabile ABCmediazione
Avv. Alberto Filippini